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ITA Airways - La scelta di un partner strategico

A quasi 10 mesi dalla nascita della nuova compagnia di bandiera italiana dalle ceneri di Alitalia, la storia purtroppo sembra ancora lontana dall'essere ai titoli di coda. 

Dopo che il governo italiano ha manifestato l’intenzione di ridurre in modo significativo la propria quota di proprietà in ITA, attualmente pari al 100%, sono emersi due potenziali gruppi interessati. ITA ora deve fare una scelta tra i due o, come alcuni esponenti politici hanno affermato, decidere di rimanere totalmente in mano pubblica.

Nonostante il parere favorevole dei consulenti, sia dell'azienda che del ministero, sull'offerta Lufthansa-MSC, le questioni politiche legate alle dimissioni del governo Draghi pongono una nuvola di perplessità che rischia di interrompere il processo proprio mentre giunge agli ultimi metri prima del traguardo. 

Situazione attuale

ITA Airways, oggi, è una compagnia di bandiera molto più piccola rispetto alla maggior parte dei suoi concorrenti europei. Il suo numero di rotte e destinazioni è limitato e si concentra sui mercati a corto e medio raggio, dove compete con i treni ad alta velocità e le compagnie aeree low cost. ITA è uno dei diciotto membri di Sky Team Airline Alliance che include Air France, KLM, Delta e Korean Air.

Pur facendo parte di Skyteam, l’incertezza relativa al suo futuro comporta che molti degli accordi e dei vantaggi di farne parte non sono completamente in vigore.

Alcuni di questi hanno un impatto modesto, come ad esempio il fatto che gli status più alti del programma frequent flyer di ITA non sono riconosciuti dalle compagnie aeree partner di Skyteam, ma altri sono molto più impattanti, e ne è un esempio il fatto che le vendite di voli ITA da parte di membri partner non avviene come avveniva in passato per Alitalia, quando la sua permanenza all’interno dell’alleanza non era in discussione. L’effetto, specie su mercati come il Nord America, è la maggiore difficoltà a riempire i voli, revenue medi più bassi e quindi impatti economici significativi.


I due concorrenti

Il primo concorrente ad emergere è stato Lufthansa in collaborazione con il gigante delle spedizioni MSC. 

Un paio di mesi dopo, Air France KLM è apparso con il sostegno del fondo di investimento Certares. Con il suo importante finanziamento da parte di American Express; Certares si concentra sugli investimenti legati ai viaggi. Entrambi i concorrenti vedono ITA come una buona soluzione strategica e sono molto ben finanziati. 

È importante ricordare che ITA ha necessità di un sostanziale capitale aggiuntivo per portare a termine i suoi piani di espansione delle rotte e rinnovare la sua flotta. 

Entrambi i gruppi sembrano avere le risorse di capitale per facilitare quelle aspirazioni di crescita. 

La decisione 

A questo punto dobbiamo chiederci con quale delle due soluzioni ITA avrebbe maggiori possibilità di ritagliarsi un ruolo duraturo. 

Al di là dei business plan che sono stati presentati e che possono essere modificati in qualsiasi momento al variare delle condizioni di mercato, alcune riflessioni possono certamente essere fatte basandosi esclusivamente su questioni di business. 

Mi sento d’accordo con i consulenti sia del ministero che della compagnia aerea, la soluzione Lufthansa-MSC tende ad essere migliore. Ci sono una serie di ragioni, ma le più rilevanti sono le seguenti: in primo luogo, Lufthansa ha un problema sostanziale di capacità a cui deve trovare una risposta. Le basi aeroportuali tedesche di Lufthansa sono sature. Non hanno la possibilità di aumentare ulteriormente la propria capacità senza effettuare investimenti infrastrutturali, che però sono indipendenti dalla volontà della stessa Lufthansa. A titolo di esempio, Lufthansa, alla luce dell'elevata domanda recente, ha deciso di reintrodurre in servizio gli Airbus A380, che erano stati inviati in storage. 

Lufthansa, quindi, potrebbe sfruttare pienamente la capacità di crescita di Fiumicino e il suo favorevole posizionamento geografico per le rotte verso il Sud America e l'Africa (con un indubbio vantaggio in termini di ore di volo e consumo di carburante) pur mantenendo ovviamente le rotte legacy (come i collegamenti con il Nord America). L'acquisizione di ITA sarebbe un investimento strategico, infatti, in grado di creare interessanti sinergie e opportunità di crescita.

Un altro vantaggio con Lufthansa è la presenza di MSC. Essendo la più grande compagnia di navigazione al mondo, MSC porterebbe uno sviluppo molto ampio del settore cargo, un'area che oggi garantisce una redditività molto alta. Infine, volendo salvaguardarne l'italianità, non bisogna dimenticare che il gruppo MSC è guidato da un imprenditore italiano.

Rimanere indipendenti 

La terza opzione è di rimanere indipendente, ma questa non risolve la necessità di capitale di crescita. Per essere redditizia, ITA deve espandersi aumentando le sue rotte di lungo raggio e deve sostituire gran parte della sua flotta. Ma anche si trovassero le risorse aggiuntive necessarie, ITA sarebbe in grado di competere in un settore dominato da vettori molto più grandi?

Necessità di decidere 

È giunto il momento di prendere una decisione prima che svanisca l’interesse dei due concorrenti. Qualsiasi cambiamento geopolitico, macroeconomico o aziendale potrebbe portare i due concorrenti a dispiegare le proprie risorse altrove. Inoltre, ITA sta correndo il rischio di veder ridotta ulteriormente la sua valutazione e di conseguenza i proventi per le casse pubbliche. 
Non solo, l'ambizioso, e per certi versi essenziale, piano industriale messo in atto dal management di ITA Airways, compreso il rinnovo della flotta, richiede ingenti investimenti, alcuni dei quali ci si aspetta di finanziarli tramite il mercato. Senza un percorso credibile e sostenibile, questo sarà impossibile. E’ necessario dare certezza ai piani per il futuro, anche per i suoi dipendenti e per i suoi clienti.
 

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